Bergeggi

Bastano ottomila passi, circa un’ora di cammino al giorno, per recuperare serenità, idee e benessere grazie alle endorfine, gli ormoni della felicità.

Secondo Frederic Gros, docente di filosofia all’università di Parigi, esperienze a contatto con la natura sono fondamentali per impossessarsi del proprio tempo e guardare dentro sé stessi.

Ed è proprio la mia amata Liguria che mi offre la possibilità di ritemprarmi, dopo una “strana” stagione che sta giungendo al termine.

Nonostante il mare sia meraviglioso anche in autunno, il turismo comincia a lasciare Diano Marina, per riprendere i soliti ritmi serranti della routine quotidiana.

Prendo la mia canoa e via, verso l’isola di Bergeggi.

L’isola di Bergeggi, denominata dagli antichi romani “antica insula liguriae” è un vero e proprio gioiello in mezzo al mare.

Un piccolo cono di roccia calcarea, molto probabilmente un tempo legato alla terraferma.

Con la mia canoa percorrerò soltanto 250 metri pagaiando di gran lena e partendo dall’omonimo litorale.

È poca la distanza da percorrere con l’auto, Bergeggi dista soltanto 50 minuti dall’Hotel Sasso (Diano Marina). Giunto a destinazione, il mare blu e cristallino comincia ad accompagnare la mia giornata a contatto con la natura.

Schizzi piacevoli d’acqua rinfrescano il mio percorso alla riscoperta di un’isola, sulla quale svetta un torrione circolare che, molto probabilmente, veniva utilizzato come faro per i traffici terrestri e marittimi della Liguria occidentale.

Il susseguirsi di insenature, le baie e le grotte che si perdono nell’azzurro che caratterizza questo tratto del Mar Ligure, mi riportano ad essere ragazzino, quando l’entusiasmo per le nuove scoperte mi dava una carica incredibile.

Costeggio l’isolotto, cercando di riempire la mia anima e il mio spirito di ogni bellezza del luogo, ed arrivo alla grotta Marina di Bergeggi.

Questa meraviglia della natura costituisce un ambiente di notevole interesse archeologico e naturalistico.

Si tratta di una cavità carsica formatasi all’interno di un massiccio di calcari dolomitici, di circa 200 milioni di anni fa.

Sotto il livello del mare si articola invece in diversi cunicoli, in cui l’acqua marina si mescola ad acqua di origine continentale proveniente da infiltrazioni.

Purtroppo non posso addentrarmi in questo nuovo regno, in quanto è possibile visitarlo soltanto facendo escursioni guidate.

E’ arrivato il momento di ritornare verso la spiaggia.

Guardo ancora una volta questo isolotto ricco di storia e comincio a ripercorrere il tragitto per il rientro sulla terra ferma.

Bergeggi, una bella escursione non lontana da Diano Marina

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