Riconquistare i propri spazi, vivere cercando di riottenere il nostro tempo, tentando di tornare a godere di panorami e percorsi che la nostra meravigliosa Riviera offre.
Questo è indubbiamente un periodo difficile per tutti, purtroppo dobbiamo cercare di reinventarci la vita, adattandoci a situazioni complicate che ogni giorno ci mettono a dura prova.
Ed è per questo che abbiamo l’obbligo di catturare con lo sguardo, o con uno scatto fotografico, paesaggi e piccoli angoli liguri, per far sì che possiamo continuare a guardare avanti, con la voglia e la fame di conoscere, senza farci sopraffare dalla pesantezza di questo periodo.
Il percorso che vorrei proporvi oggi, parte dalla nostra bella Diano Marina.
A soltanto una trentina di minuti di auto, un avamposto proiettato sul mare, dai colori incredibili e dalla natura che rigogliosa disegna la vallata, ci porta a Civezza.
Questo rustico ed elegante borgo si trova alle spalle di Imperia.
Oltre al caratteristico centro storico, la prima meraviglia che possiamo ammirare è la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, che conserva al suo interno numerose opere di artisti locali.
Questo paesino con veduta sul blu intenso del Mar Ligure, ma immerso nel verde dalle mille tonalità, vi incanterà per le sue caratteristiche viuzze.
Le innumerevoli bellezze naturalistiche sapranno fare da sfondo a fotografie ricordo, che rimarranno immortalate sui vostri cellulari.
Proseguiamo la nostra gita alla scoperta dei piccoli angoli liguri andando verso Dolcedo, in genovese Dusëu.
Gli scorci che si possono trovare, sono davvero molto particolari, infatti la caratteristica di questo paesino è dovuta al fatto che le case si sono formate attorno alla confluenza tra due corsi d’acqua, il torrente Prino e il Rio dei Boschi.
Le vie di Dolcedo, nonostante le dimensioni modeste, nascondono una ricchezza inaspettata, dovuta al generale benessere di cui la zona ha sempre goduto, grazie all’agricoltura e in particolare all’olio di oliva.
E adesso è la volta di un altro paesino che troviamo nel nostro percorso, i Molini di Prelà.
Ideale per chi volesse godersi la pace e la tranquillità di tanti laghetti scavati nella roccia dal torrente Prino.
Misteriosi e avvolti dalla natura, sono un’oasi unica.
Sentieri battuti portano a grandiosi panorami come Valloria, il paese delle porte dipinte, per poi proseguire arrivando fino al monte Moro.
E ora immergiamoci in un’atmosfera medievale dalla natura ancora più rigogliosa.
Siamo arrivati a Vasia, dove le distese di olivi coprono i pendii delle colline e regalano alla vista le stesse emozioni del mare.
Distese color argento della coltivazione di questo nobile albero.
Qui la storia ha lasciato segni significativi, tra castelli e chiese con campanili aguzzi e slanciati, ed è bello perdersi in momenti senza pensieri.
Un vero luogo incantato, dove natura e arte si sono fuse in un’emozione mozzafiato.
Dopo questi paesini dall’incanto unico per le loro storie, è arrivato il momento di fare uno spuntino.
Arrivati a Pontedassio, località che ha dato i natali alla famiglia Agnesi – creatrice dell’omonimo pastificio -, ci fermiamo ad assaggiare i caratteristici biscotti di questo bel borgo.
Grandi fette biscottate dallo squisito sapore, realizzati seguendo una ricetta di fine Ottocento.
La pasta lievitata viene parzialmente tagliata e, dopo la prima cottura, viene nuovamente infornata e biscottata.
Oggi questa produzione è concentrata solo in una pasticceria del luogo.
Non mancano inoltre, le saporite torte di verdura ed i ripieni tutti preparati con prodotti di orti locali.
Siamo quasi arrivati al termine della nostra gita.
Oltre ad aver riempito gli occhi e lo stomaco di ogni bellezza e succulenta prelibatezze, ci accingiamo a raggiungere la nostra ultima tappa di oggi: Diano Castello.
Sorge sul promontorio del Golfo Dianese, ancora oggi mantiene la struttura tipica del borgo medioevale e, nonostante le mura antiche non siano quasi più conservate, si possono ancora ammirare le quattro porte che delimitavano, in tempi remoti, l’ingresso.
Bella e rigogliosa, la prima chiesa che vediamo arrivando a Diano Castello è la Chiesa di San Nicola da Bari.
In stile barocco, con al suo interno altari in marmo e un dipinto di un Crocifisso del Maragliano, non è l’unica meraviglia che ci accoglie in questo borgo… Oltre ad altre caratteristiche chiese, Diano Castello nasconde le lone.
Le lone non sono altro che grotte artificiali scavate nella roccia sedimentaria della collina.
È una roccia tenera ma impermeabile e l’acqua della pioggia viene convogliata in queste grandi camere sotterranee direttamente dai tetti e si mantiene pulita e fresca.
Un modo antico ma efficace per avere acqua in un luogo senza fiumi o sorgenti, trattenendo quella gentilmente offerta dal cielo.
Questo affascinante luogo è tutto da scoprire per le sue bellezze visibili e meno visibili.
Il nostro giro tra alcuni dei luoghi più belli della Liguria termina qui.
Scatti fotografici fatti in questo percorso, sapranno riempire album o cornici digitali, in modo da essere rivissuti con la mente in maniera intensa, ogni qualvolta se ne sentirà il desiderio.